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Gli allievi del Sant'Anna brillano alla finalissima della più prestigiosa gara di diritto internazionale

Data pubblicazione: 07.04.2009
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La controversia tra due Stati, da risolvere con una sottile azione di diplomazia, era fittizia, ma il successo alla competizione è stato reale: la squadra della Scuola Superiore Sant'Anna che ha partecipato alle finali di Washington della cinquantesima edizione della “Jessup International Law Moot Court Competition”, la più prestigiosa gara mondiale di diritto internazionale a livello universitario, è rientrata nella “top 10 per cento”. Questo significa che, a fronte di 500 squadre partecipanti provenienti da 80 paesi del mondo, il gruppo del Sant’Anna è rientrato nel gruppo di testa della classifica.
Un piazzamento di grande onore, quindi, per l’unica squadra che ha rappresentato l’Italia, composta da allievi della Scuola Superiore Sant'Anna: Anna Bulzomi, Damiano De Felice, Carolina De Simone, Alessandra La Vaccara, Cinzia Morrone del settore di settore di Scienze Politiche e Giovanni Stanghellini e Tommaso Virgili, del settore di Giurisprudenza.
La rappresentativa del Sant’Anna, in questo caso anche dell’Italia, ha potuto prendere parte alla finalissima negli Usa grazie al supporto di Andrea de Guttry (docente ordinario di diritto internazionale) e dei due “allenatori” Alessandro Pizzuti (ex allievo del Master in Human Rights and Conflict Management) ed Emanuele Sommario (assegnista di ricerca alla Scuola) e dopo aver vinto le eliminatorie nazionali, disputatesi a Milano lo scorso febbraio.
Più ancora dell’ottimo risultato ha contato l’esperienza negli Stati Uniti. Per cinque giorni gli allievi italiani si sono misurati su problemi di diritto con coetanei di tutto il mondo, in un clima di sana e amichevole competizione, avendo inoltre la possibilità di frequentare i seminari organizzati nello stesso albergo che ospitava la manifestazione dall’American Society of International Law, con la partecipazione di cinque giudici della Corte Internazionale di Giustizia oltre che molti dei massimi esperti mondiali di diritto internazionale.
Durante le finalissime alle squadre è stato sottoposto il caso di una disputa fra due Stati fittizi: il loro compito è stato risolverlo individuando argomenti giuridici a supporto della legalità del comportamento di entrambi gli Stati. Nella prima fase della competizione, le memorie a supporto delle argomentazioni dei due contendenti sono state valutate per la forma e i contenuti da tre giudici anonimi che assegnano un punteggio utile per la seconda fase. A questo punto, si sono svolti gli “incontri” fra le varie squadre, chiamate a difendere uno dei due Stati in un dibattimento simulato. Giudici della contesa sono professori di diritto internazionale, avvocati internazionalisti ed altri esperti di diritto, che valutano la prestazione dei team seguendo le stesse regole procedurali e di diritto della Corte Internazionale di Giustizia.


Nella foto, da sinistra a destra: Emanuele Sommario (allenatore), Anna Bulzomi, Alessandra Lavaccara, Damiano De Felice, Cinzia Morrone e Giovanni Stanghellini